Concezioni dell'interpretazione

AutorGiorgio Pino
Páginas113-141
6. CONCEZIONI DELL’INTERPRETAZIONE
Giorgio PI N O *
Eugenio B ha offerto alcuni importanti contributi alla teoria
dell’interpretazione 1, anche se è vero che a questo tema ha rivolto un’at-
tenzione tutto sommato sporadica, e certamente meno intensa rispetto ad
altri temi losoco-giuridici su cui ha esercitato il suo acume e rigore ana-
litico (e su cui ha lasciato un’impronta indelebile). Non è mia intenzione
offrire, qui, una ricostruzione dettagliata e completa delle tesi di B
in tema di interpretazione giuridica 2. Piuttosto, vorrei provare ad allargare
lo sguardo, per così dire, per ricostruire lo sfondo teorico su cui si pone la
teoria dell’interpretazione di B.
In questo senso, la teoria dell’interpretazione giuridica de B è di
solito considerata come un esempio di teoria «intermedia» (o «eclettica»,
o «mista») dell’interpretazione — la teoria secondo cui in alcuni casi vi è
un’unica interpretazione corretta di cui l’interprete in qualche senso «pren-
de atto», mentre in altri casi un’unica risposta corretta non c’è e l’interprete è
chiamato ad esercitare un certo grado di discrezionalità interpretativa.
Personalmente credo non solo che questa etichettatura della posizione
di Bulygin sia corretta (B sostiene effettivamente una posizione di
questo tipo), ma anche che B si trovi nel campo giusto delle teorie
dell’interpretazione, o quantomeno da quelle parti. In altre parole, capita
che anche l’autore di queste pagine sottoscriva una versione della teoria
eclettica – o, come sarà chiamata qui, una versione dell’oggettivismo inter-
* Professore di Filosoa del diritto, Università Roma Tre.
1 I principali luoghi in cui B ha riettuto sull’interpretazione giuridica sono:
B, 1986, 1991, 1995, 1999, 2004, 2006.
2 Per alcune ricostruzioni della (e discussioni critiche sulla) teoria dell’interpretazione di
B, si possono utilmente consultare G, 2006a; C, 2007a.
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pretativo moderato. Ciò che intendo fare in questa occasione, dunque, non
è una esegesi del pensiero di B, ma piuttosto una chiaricazione del
panorama delle teorie dell’interpretazione: sia per mettere in chiaro qual è
realmente la materia del contendere tra le principali teorie in circolazione,
sia per portare argomenti in favore dell’oggettivismo interpretativo mode-
rato (o meglio, di una sua possibile versione).
Spero in tal modo di riuscire a rendere omaggio in maniera non troppo
inadeguata ad un Maestro insuperato dell’analisi e della chiaricazione
concettuale.
1. CONCEZIONI DELL’INTERPRETAZIONE
Parlerò di «concezioni», anziché di «teorie», dell’interpretazione, per-
ché le tesi che passerò in rassegna non sempre assumono la forma di di-
scorsi articolati ed espliciti sulla natura dell’interpretazione; spesso si trat-
ta solo di assunzioni molto generali, destinate a restare sullo sfondo dei
discorsi e delle pratiche dei giuristi e dei teorici del diritto, emergendo solo
sporadicamente, e che peraltro possono essere condivise o presupposte da
teorie dell’interpretazione anche piuttosto diverse tra loro. In altre parole,
diverse teorie dell’interpretazione possono anche essere raggruppate, ove
ciò sia ritenuto utile, in base al fatto che condividono una certa concezione
della natura dell’interpretazione.
Pur non essendo delle complete teorie, le concezioni dell’interpreta-
zione hanno comunque, almeno in linea di principio, una natura genui-
namente teorica, e non prescrittiva o normativa: dicono, o pretendono di
dire, che cosa l’interpretazione è, non cosa deve essere o come deve es-
sere fatta (anche se, di fatto, si presentano spesso variamente mescolate
a discorsi di tipo più marcatamente prescrittivo e valutativo sul «buon»
interprete, su come l’interprete deve svolgere il proprio compito). Ebbene,
qual è la domanda alla quale una concezione dell’interpretazione si offre
come risposta?
L’interpretazione, come è noto è una attività intellettuale (e il prodotto
di tale attività) che mira a risolvere un dubbio, a rispondere alla doman-
da sul signicato di un testo normativo. Possiamo convenire di chiamare
«problema interpretativo» una domanda sul signicato di un testo norma-
tivo. La questione fondamentale riguardo alla natura dell’interpretazione,
allora, è se esistano risposte corrette (vere, giuste) ai problemi interpreta-
tivi. Più precisamente, la questione fondamentale è se ogni problema in-
terpretativo abbia una sola risposta giusta, oppure più (o perno innite)
risposte possibili.
2. OGGETTIVISMI, SCETTICISMI
Così posta la questione fondamentale sulla natura dell’interpretazio-
ne giuridica, possiamo distinguere due strategie fondamentali di risposta,

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