Lavoro a tempo determinato in Italia

AutorMirko Altimari
Páginas33-37

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Introduzione

I contratti di lavoro a tempo determinato rappresentano (dati 2013) il 3,6% del totale della popolazione attiva in Italia e occupano 1,5 milioni di lavoratori a tempo pieno e 650.000 a tempo parziale. Il dato è poco distante dalla media europea ed è in lieve decrescita, dopo che la legge n. 92 del 2012 ha ristretto le ipotesi nelle quali è possibile stipulare un rapporto di lavoro a tempo determinato.

1. È possibile sottoscrivere un contratto a tempo determinato in Italia? Qual è il principio che governa i contratti a tempo determinato in Italia?

L’ordinamento italiano consente la stipulazione di contratti a tempo determinato già dal 1942, anno di promulgazione del codice civile; dal 1962 la materia è stata regolata da una legge apposita, che garantiva già da allora parità di trattamento su tutti i fronti e una serie di importanti limitazioni alle assunzioni a termine (o a tempo determinato). La percentuale di lavoratori a termine è stata così storicamente molto bassa, sino a che la materia è stata liberalizzata dal d. lgs. n. 368 del 2001, che ha segnato la rottura dell’unità di azione fra i tre grandi sindacati nazionali, inaugurando una stagione di contrapposizione fra il sindacato di sinistra (CGIL) e le altre confederazioni. La disciplina da allora è stata rivista in più occasioni, anche per tenere conto delle sentenza della Corte europea di Giustizia.

Attualmente, l’apposizione di un termine è consentita in determinati casi, previsti dalla legge, analizzati più in dettaglio nelle risposte che seguono (Q.2). Per ciò che concerne il principio che informa la materia in questione, la legge prevede espressamente che la «forma comune» di contratto di lavoro subordinato sia a tempo indeterminato. Tale previsione -contenuta in un comma numerato peculiarmente come 01 del D.lgs. n. 368/2001, che testimonia le numerosissime modifiche intervenute sul testo originario, ha probabilmente una valenza che possiamo definire più di carattere politico che giuridico.

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2. Che tipi di contratti a tempo determinato esistono in Italia? In quali casi di può fare ricorso ai...

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